Workshop con passeggiata nel centro storico di Gallipoli, dedicato a laureandi in architettura, artigiani, fotografi e studenti di belle arti, il prossimo 2 luglio 2018 dalle 17 alle 20 con ritrovo al Bellavista Club di Gallipoli. Si tratta di un’anteprima d’estate del progetto più ampio denominato “Intersezioni nel Salento, Residenze di Architettura per Studenti”, promosso e sostenuto da Caroli Hotels, che si concretizzerà con un successivo workshop di giovani studenti di architettura per apportare un contributo alla rigenerazione e fruizione del centro storico della città bella, insieme agli artigiani che, nel tempo, hanno eseguito lavori di bottega vere opere di ingegno, e che hanno avuto l’occasione, anche più volte, con la loro manualità di accarezzare i particolari costruttivi e costitutivi del sito e rinnovare l’ambiente urbano.
Quello di lunedì 2 luglio, sarà un gruppo di lavoro, guidato dall’architetto Vincenzo Vallone e dal direttore di Caroli Hotels Attilio Caputo, che punti a diventare una sorta di laboratorio di idee, di concetti e di simboli estetici ed etici della memoria collettiva del centro storico di Gallipoli. Un lavoro finalizzato a inculcare nella coscienza degli uomini la consapevolezza di essere protagonisti di un patrimonio umano, urbano e culturale unico. I partecipanti vengono lasciati liberi di esplorare e sperimentare, e infine di rapportare sullo spazio e l’ambiente urbano e di proporre le opportunità più qualificanti nell’interesse del bene pubblico. Perché i sentimenti, quelli intimi all’uomo, scuotono desideri e speranze anche collettive soprattutto, come in questo caso, sugli operatori culturali e turistici, sulle diverse attività, sulla conduzione dei negozi e sulla qualità degli insediamenti residenziali. Una grande occasione per rigenerare l’animo del sito storico gallipolino attraverso il dialogo e tanti incontri, di cui questo è solo un assaggio, una passeggiata. Come nel rapporto tra creatività e arte, tra arte e creatività così anche per il centro storico di Gallipoli si dovrà proporre, attraverso il rapporto culturale, la sintonia, sulle indicazioni e sensibilità, appunto analogiche, tra professionisti e artigiani, tra artigiani e futuri professionisti, con funzioni diverse ma legati da affinità, uguaglianze e similitudine. Dove colori, generosità e allegria caratterizzeranno gli operatori del territorio partecipanti, senza eludere, annullare o snaturare il carattere e il significato storico, artistico, culturale ed estetico del bene nella sua complessità e peculiarità. Dal gruppo di partecipanti si attendono gli elaborati riguardanti ricerche storiche (accenni), studi preparatori (non obbligatori) proposte e soluzioni compatibili con le esigenze conservative, adeguate alla evoluzione dei tempi.